NOTE AROMATICHE: Albicocca con polpa di ciliegie.

 NOTE DI DEGUSTAZIONE: Gusto di lamponi, giliegie e frutti di bosco. Corpo leggero e pulito. Acidità spiccata con sentori di mandarino. Retrogusto pulito e fruttato.

CARTA D’IDENTITÀ

• Produttore: Carmelo Yujuira
• Piantagione: Finca Senda Salvaje
• Zona di produzione: Regione di Nor Yungas, distretto di Caranavi, Loa
• Specie: Arabica
• Varietà: Red Catuai
• Altitudine: 1.700  mslm
• Processo: Lavato
• Periodo di raccolta: tra Giugno e Ottobre
  
• Metodo di raccolta: a mano
• Crivello: 17
• Punteggio: 87,25

TOSTATURA

• Modalità di tostatura: a legna.
• Tipologia di legno usata: ciliegio stagionato.

QUANDO TOSTIAMO?

Ciao Coffee Lover! Lo sai che tostiamo il caffè solo dopo aver ricevuto il tuo ordine? Certo, perché siamo una realtà artigianale che lavora il prodotto manualmente a 360°. Lavoriamo il tuo ordine in 3-7 giorni lavorativi. Passato questo tempo il caffè viene confezionato nel barattolo di vetro e spedito gratuitamente in tutta Italia. Ti ringraziamo per la tua pazienza, lo sappiamo che non vedi l’ora di assaporarlo.

COLTIVATORE

Il caffè speciale boliviano è noto per il suo profilo aromatico unico, che viene spesso descritto come avente una spiccata acidità, un corpo medio e note di cioccolato, noci e frutta. Le condizioni di crescita del paese, con altezze di coltivazione elevate, microclimi unici e metodi di lavorazione tradizionali, contribuiscono al gusto distinto del caffè boliviano.

La produzione di caffè in Bolivia è concentrata principalmente nelle aree rurali di Yungas e nella provincia di Caranavi, situata a nord-est di La Paz. Altre regioni in crescita includono Santa Cruz, Beni, Cochabamba, Tarija e Pando. La Bolivia ha tutte le carte in regola per essere un produttore di caffè di alta qualità, come altitudine, terreno fertile e una stagione delle piogge costante. Caranavi è considerata la capitale del caffè in Bolivia ed è qui che viene prodotta la maggior parte del caffè.

Si trova nella regione dello Yungas, nella Bolivia orientale, nella zona di transizione dove le Ande si trasformano nelle foreste orientali. Qui la coltivazione è unicamente del caffè Arabica e si concentra principalmente sulle varietà Catuai, ma si possono trovare anche piccole produzioni di Gesha. Il metodo di lavorazione più comunemente usato e tradizionale è il lavato, in cui il frutto del caffè viene spolpato e poi fatto essiccare su letti africani, a causa dell’altitudine elevata e delle basse temperature. Negli ultimi tempi, però, alcuni produttori stanno iniziando a lavorare su alcune fermentazioni sperimentali.

Questo caffè proviene da un piccolo lotto di un'azienda agricola gestita da Carmelo Yujra, nella lussureggiante regione di Caranavi in ​​Bolivia. Carmelo coltiva caffè da diversi anni con l'aiuto del vicino agricoltore Rene Viadez.  È anche uno dei soli quattro sacchi da 60 kg prodotti nell'ultimo raccolto. Con questo lotto hanno sperimentato un metodo insolito di lavorazione del caffè per le fattorie boliviane.  Dopo che il caffè è stato ridotto in poltiglia, viene fatto fermentare per 17 ore in acqua per rimuovere la mucillagine appiccicosa (la restante polpa del frutto) dall'esterno del chicco.  Viene poi lavato e messo a bagno in acqua per altre 24 ore, cosa comune in Kenya ma non in Bolivia. Il caffè viene poi essiccato al sole su letti rialzati per circa 20 giorni, durante i quali viene spesso girato per farlo asciugare in modo uniforme.

SOCIALE E AMBIENTE

Abbiamo estrapolato dal sito typica.jp una intervista a Carmelo in cui speiga la sua finca e la sua esperienza

  .. La mattina dopo ci siamo diretti verso una piantagione di caffè chiamata Finca Senda Salvaje. Era una fattoria il cui nome significa “strada selvaggia”. Si dice che animali selvatici, come i giaguari, vaghino per la tenuta. L'azienda agricola è di proprietà dei coniugi Carmelo. Quando abbiamo varcato il cancello della fattoria c'erano bambini e cani che correvano in giro. A quanto pare, il ragazzo aveva tagliato i capelli della sorellina mentre giocava. l signor Carmelo è uno dei principali coltivatori di caffè della zona di Caranavi e intorno a lui sta emergendo una nuova comunità di coltivatori di caffè. Andrés —di 4 Llamas— della nuova generazione di coltivatori di caffè, lavora da due anni e mezzo nella produzione e nella fermentazione accanto all'azienda agricola Carmelo. Andrés sta sperimentando nuovi processi di fermentazione con il caffè Carmelo e grazie a questa collaborazione intergenerazionale si stanno producendo caffè eccezionali.  Abbiamo parlato con i coniugi Carmelo davanti ad un caffè.

- Più di dieci anni fa, lavoravamo come responsabili della qualità della Coppa di Eccellenza. Lì abbiamo conosciuto gli ottimi caffè di molti produttori e abbiamo cominciato a farci l'idea che un giorno avremmo voluto produrre il nostro caffè. Un giorno, mentre portavo in sede campioni da diverse zone di coltivazione del caffè per le analisi, mi resi conto che il caffè proveniente dalla terra di un'anziana era di ottima qualità. La vecchia era troppo vecchia per gestire la piantagione di caffè, così le comprammo la terra e la pagammo un po' di più perché potesse vivere bene. Eravamo convinti che il caffè di questa zona avrebbe sempre conquistato i primi posti nei tornei. - 　

- Questa terra è caratterizzata da macchie scure dovute alla sua ricchezza di sostanze nutritive. Sapevo per esperienza che da questo tipo di terra si produce un buon caffè. Personalmente mi piace la varietà Java. Java è resistente alle malattie e le sue ciliegie germogliano in modo uniforme, facilitando la raccolta. Inoltre, può essere raccolto dopo un anno dalla semina. L'albero da ombra è il ceibo. Cresce velocemente e le sue foglie diventano rapidamente compost. Per qualche ragione la gente dice che il mio caffè è troppo facile da tostare. Puoi anche assaggiare i sapori specifici di questa regione. -

- I miei genitori e quelli di mia moglie coltivavano caffè e frutta. I miei genitori avevano una piantagione di cinque ettari, ma mescolavano tutto il caffè per venderlo. Quando abbiamo iniziato a separarlo in diverse varietà e ad ideare processi di fermentazione, tutto è cambiato. Ho migliorato quello che facevano i miei genitori. Dico anche ai miei figli di migliorare ciò che facciamo. -

- Abbiamo esportato caffè in Canada, negli Stati Uniti e in Giappone, ma quando sei anni fa è scoppiata l’epidemia di ruggine, tutta la distribuzione si è interrotta. Dopo aver ristrutturato la piantagione danneggiata dalla ruggine, abbiamo prodotto solo per il mercato nazionale, quindi è la prima volta che esportiamo da allora. Ci piacerebbe lavorare con un acquirente che sia un vero partner. -

METODO DI PAGAMENTO

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