In un’epoca di tostatrici splendenti con ogni tipo di
strumento che rende possibile controllare ogni aspetto del processo, mi chiedo
se in qualche modo lo spirito dell’artigiano non si sia perso.
L’industria ha in generale un approccio efficentista,
spesso usando grandi tostatrici controllate da computer che possono lavorare in
pochi minuti la quantità di caffè che un piccolo produttore può coltivare in un
anno.
Non credo mi piacerebbe il lavoro di tostatura se ci fosse
un computer tra me e la mia tostatrice a legna.
È la stessa differenza che esiste tra guidare un auto con il cambio automatico in città e una corsa su una spider con il cambio manuale.
Grande non è sicuramente meglio. Tostiamo e misceliamo solo
il migliore caffè e lo forniamo fresco nel più breve tempo possibile.
Un viaggio è fatto di incontri, di persone e di culture. La
storia del caffè è una storia di viaggio. Viaggio alla scoperta dei caffè, da
varie parti del mondo.
La tostatura del caffè è una sorta di viaggio a ritroso del
percorso che il caffè stesso ha fatto. Partendo dal qui ed ora di chi dovrà consumarlo,
il roastmaster deve tenere conto da dove arriva il caffè, quando è partito, che
processo ha subito. E nel fare questo deve tenere conto delle culture da cui il
caffè crudo proviene.
Il modello di acquisto del caffè si basa sempre più sulle
relazioni personali. Costruire rapporti con farmers di varie parti del mondo è
il nostro obiettivo.